Indicatori

L’importanza degli indicatori

Gli indicatori sono uno strumento di importanza fondamentale nella vita di una azienda, e consentono di monitorare l’andamento della propria attività, aiutando a misurare l’efficacia con cui sta progredendo verso il raggiungimento dei propri obiettivi stabiliti.
La loro funzione è fondamentale per:
A seconda della tipologia di dati monitorati e della modalità di impostazione delle soglie si possono distinguere:

Key Performance Indicators

Gli indicatori di performance sono fondamentali per aiutare il management a guidare un’impresa, e a tale scopo non sono importanti soltanto gli indicatori finanziari (liquidità, redditività, solidità di bilancio, …), ma anche indicatori di carattere non finanziario, come quelli relativi alla produttività (del lavoro, dei macchinari, …), al personale (grado di coinvolgimento dei lavoratori nella gestione d’impresa,  livello di aggiornamento formativo, grado di soddisfazione, tasso di turnover, …) o legati alla sostenibilità (indicatori di sostenibilità ambientale, sociale, istituzionale). Si tratta di misure utilizzate dai manager per “guidare” l’impresa, ma che sono utili anche a tutti gli stakeholders (portatori di interesse) per poter formulare un giudizio compiuto sull’attività. Lo ha ben presente l’Unione Europea che con la direttiva 95/2014 impone alle grandi imprese di comunicare in bilancio gli indicatori non finanziari più importanti.

Key Risk Indicators

Gli indicatori di rischio sono componenti del processo di monitoraggio del rischio e sono utilizzati per fornire indicatori relativi a potenziali condizioni di rischio. Senza indicatori di rischio ogni organizzazione aumenta la probabilità di essere esposta ad eventi che potrebbero danneggiare le proprie attività, e di non essere preparata alla gestione di tali eventi. Di importanza fondamentale è stabilire, per ciascun rischio, fino a quale livello possa considerarsi tollerabile, o addirittura potenzialmente portatrici di vantaggi per l’organizzazione, fissandone quindi il livello di propensione (risk appetite) e un ulteriore margine di tolleranza (risk tolerance).

Key Control Indicators

I KCI o Key Control Indicators fanno riferimento a una metrica che consente di monitorare nel continuo l’efficacia delle misure di sicurezza. Sono utilizzati per definire controlli e presidi a livello aziendale e monitorarne l’efficacia in rapporto agli obiettivi prefissati, definendo delle adeguate soglie di tolleranza. Di importanza fondamentale è stabilire, per ciascun rischio, fino a quale livello possa considerarsi tollerabile, o addirittura potenzialmente portatrici di vantaggi per l’organizzazione, fissandone quindi il livello di propensione (risk appetite) e un ulteriore margine di tolleranza (risk tolerance).

Importanza di un sistema integrato e automatizzato di raccolta dei dati

Perché gli indicatori espletino a dovere la propria funzione, fornendo misurazioni adeguate ed accurate, è necessario sistematizzare e per quanto possibile automatizzare il sistema di raccolta dei dati necessari alla loro costante alimentazione.

Ti:quadro Modulo Indicatori

I principali vantaggi di ti:quadro
Consente di mettere in campo strumenti di esplorazione, sotto forma di interviste da diffondere in azienda, mirati alla identificazione di potenziali rischi, al fine di sottoporli al risk manager, che ne valuterà la effettiva consistenza (materialità). La scheda di censimento di un rischio (e analogamente di una opportunità) consente di configurarne sin modo semplice e veloce i dati identificativi (denominazione, classificazione, tipologia), i contesti aziendali collegati (strutture organizzative, processi, asset, misure di sicurezza, …) e i referenti (informazione fondamentale a livello operativo perché identifica le persone autorizzate nel software ad operare (a differenti livelli) sui rischi di propria competenza, in una logica di cooperazione.